È possibile presentare domanda di partecipazione soltanto ad uno dei progetti che si realizzeranno tra il 2024 e il 2025 su tutto il territorio nazionale e all’estero. In particolare, per quanto riguarda le aree protette del Lazio sono previsti 225 posti. I 225 operatori saranno avviati in servizio in 8 progetti, afferenti a 2 programmi di intervento, da realizzarsi principalmente nelle aree protette della Regione Lazio (Parco dei Monti Ausoni, Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia, Parco Monti Simbruini, Parco Castelli Romani, Parco Appia Antica e Parco Bracciano e Martignano); in alcuni comuni del territorio dei Parchi (Cineto Romano, Montorio Romano, Guidonia Montecelio, Subiaco); nel Parco Faunistico dell’Abatino e presso la Procura di Tivoli.
I progetti hanno una durata di 12 mesi con un monte ore annuo di 1.145 ore e un orario di servizio pari a 25 ore settimanali.
Ecco i progetti con sedi anche presso il Parco Regionale dell’Appia Antica
Il Parco è entrato nel mondo del Servizio Civile Nazionale nel 2016 e ha partecipato alla progettazione 2017 e 2018 accogliendo i volontari nel corso di due annualità.
I progetti di servizio civile hanno come finalità il coinvolgimento delle giovani generazioni, mediante servizi di utilità sociale. Servizi tesi a costruire e rafforzare i legami che sostanziano e mantengono coesa la società civile, rendono vitali le relazioni all’interno delle comunità, allargano alle categorie più deboli e svantaggiate la partecipazione alla vita sociale, attraverso azioni di solidarietà, di inclusione, di coinvolgimento e partecipazione.
Tali azioni promuovono a vantaggio di tutti il patrimonio culturale e ambientale delle comunità nonché realizzano reti di cittadinanza mediante la partecipazione attiva delle persone alla vita della collettività e delle istituzioni a livello locale, nazionale, europeo ed internazionale. Il servizio civile propone ai giovani l’investimento di un anno della loro vita, in un momento di passaggio critico all’età e alle responsabilità dell’adulto. Il servizio civile nazionale presuppone come metodo di lavoro “l’imparare facendo”, ponendo i giovani a fianco di persone più esperte in grado di trasmettere il loro saper fare, lavorando insieme, facendoli crescere in esperienza e capacità, valorizzando al massimo le risorse personali di ognuno.