Il Parco dell’Appia Antica è fondamentalmente un parco agricolo, uno degli ultimi lembi della Campagna Romana il cui paesaggio caratteristico si è conservato nel tempo proprio grazie alla presenza di grandi tenute agricole. Nella stesura del Piano del Parco è stato enfatizzato il ruolo dell’agricoltura per il miglioramento e la gestione del territorio. Proprio l’esercizio dell’attività agricola in senso lato, nei suoi processi di utilizzazione agronomica e zootecnica, può essere uno strumento di importanza rilevante per consentire il mantenimento delle risorse non rinnovabili e per ricondurre l’ambiente ai suoi indispensabili equilibri biologici ed idrologici. Limitata nel caso del Parco è la gestione selvicolturale, data la mancanza di vere a proprie aree boscate tranne alcuni lacerti; essa può essere identificata maggiormente come una gestione di tipo naturalistico, ove la natura ha ripreso piede o nelle aree dove la pratica agricola non è possibile a causa dell’impraticabilità dei luoghi.
Obiettivi del Piano per l’agricoltura sono:
consolidamento e miglioramento gli elementi strutturali del paesaggio attraverso azioni di sostegno ed orientamento dell’attività agricola
mantenimento e ricostruzione del paesaggio agricolo nella sua forma prevalente agro-pastorale
conversione progressiva dell’attività agricola tradizionale in biologica (nella sua accezione più ampia e in tutte le forma di agricoltura a più basso impatto e sostenibile)
politiche di incentivi per un’agricoltura sostenibile e compatibile con i valori archeologici
valorizzazione degli aspetti multifunzionali dell’agricoltura che, oltre a gestire il territorio e consentire lo sviluppo del turismo rurale con un’offerta di qualità coerente con i caratteri del Parco, garantisca la conservazione e la fruizione del paesaggio della Campagna Romana.
Ma quale è la realtà dell’agricoltura nel Parco oggi? Esistono alcune grandi realtà imprenditoriali, con produzioni di alta qualità, che trovano collocazione non solo nel mercato locale ma anche internazionale. Ma vi son anche tante piccole realtà flessibili e dinamiche. Tutte spesso coniugano produzioni agricole di qualità con possibilità di degustare ed acquistare i prodotti.
L’agricoltura estensiva sta lasciando il passo a produzioni biologiche di qualità, tradizionali, a kilometri zero, che stanno entrando fortemente tra le produzioni agricole del parco, incontrano la domanda del mercato locale e rispondono a criteri oggi sempre più richiesti.
Ma soprattutto, oggi le aziende agricole nel Parco sono sempre più multifunzionali, diversificate ed offrono servizi sul territorio: prodotti, fruizione, ospitalità, custodia e cura del territorio, collaborazione con le pubbliche amministrazioni per manutenzione e miglioramento ambientale.
L’Ente Parco affida a diverse realtà agricole la gestione di porzioni di territorio ed utilizza gli agricoltori per la manutenzione del territorio ed altri servizi di ospitalità ed educazione ambientale.
L’Ente Parco favorisce in ogni modo, incentiva e sostiene lo svolgimento dell’attività agricola e l’ambiente rurale, divulgandone le caratteristiche, promuovendone le attività collaterali ed i prodotti, rendendone possibile la resilienza, costituendo essi l’aspetto più rilevante del Parco.
Registro delle Imprese Multifunzionali (RIM) Con questo strumento l’ Ente Parco promuove la multifunzionalità in agricoltura permettendo alle imprese del settore di partecipare alla manutenzione del territorio nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio. Avviso aggiornamento 2016 Modulo richiesta iscrizione Registro Imprese Multifunzionali
Disciplinare per la concessione d’uso del marchio ”Natura in campo. I prodotti dei parchi del Lazio”
Il Marchio di certificazione «Natura in Campo – I prodotti dei Parchi», è registrato dalla Regione Lazio e mira a favorire la valorizzazione e la promozione delle produzioni agro-alimentari sostenibili e tradizionali delle aree naturali del Lazio.
Se sei un’azienda agricola del territorio e vuoi saperne di più clicca qui