Le direttive cardine delle politiche ambientali dell’Unione Europea(Direttiva Quadro 2000/60/CE “Direttiva Acque”, Direttiva Quadro 2007/60/CE “Direttiva Alluvioni”), recepite dagli stati membri, indicano il bacino idrografico come unità per la gestione del territorio e prefigurano strumenti di partecipazione pubblico/privato per il raggiungimento degli obiettivi di qualità delle acque e gestione del rischio idrogeologico.
“I Contratti di fiume stimolano così la progettualità territoriale dal basso, perché coinvolgono le comunità nella valorizzazione del proprio territorio, promuovendo azioni dirette e concrete dalle varie componenti della società e dalle istituzioni.” (Tavolo Nazionale Contratti di Fiume – DOC1 – 12 marzo 2015 – DEFINIZIONI E REQUISITI QUALITATIVI DI BASE dei Contratti di Fiume)
Il Contratto di fiume (CdF) è dunque un processo che non interessa solo tecnici, esperti e amministratori, ma intere comunità locali e singoli cittadini che ne sono promotori e co-responsabili. Si tratta di uno strumento nuovo, ma recepito ormai da leggi e normative di settore.
La Regione Lazio promuove i CdF come previsto dal Codice dell’Ambiente, che li definisce come “strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali, unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale di tali aree.”
L.R. n. 17/2016 art. 3, commi 95-96; D.Lgs. 152/2006, art. 68-bis, introdotto nel 2015
Il Contratto è l’ultimo atto di un percorso in più fasi, che riassumiamo di seguito:
condivisione e divulgazione, da parte di un Comitato Promotore formato da soggetti pubblici e privati, del Manifesto d’Intenti contenente le motivazioni e gli obiettivi generali del Contratto di Fiume, al quale possano aderire volontariamente tutti i portatori di interesse
messa a punto di una Analisi Conoscitiva preliminare integrata del territorio fluviale che comprenda la caratterizzazione ecologica, geologica e socio-economica; l’analisi sui portatori di interesse; la raccolta dei Piani e Programmi esistenti.
elaborazione di un Documento Strategico che definisca lo scenario a medio-lungo termine e individui obiettivi e percorsi per la governance del territorio fluviale, integrando la pianificazione di distretto e di area vasta con le politiche di sviluppo locale.
definizione di un Programma d’Azione (PA) con un orizzonte temporale ben definito e limitato, che indichi obiettivi, attori interessati, rispettivi obblighi e impegni, tempi e modalità attuative, risorse umane ed economiche, relativa copertura finanziaria.
messa in atto di processi partecipativi aperti e inclusivi che consentano la condivisione d’intenti, impegni e responsabilità tra i soggetti aderenti al CdF.
sottoscrizione di un Atto di impegno formale, il Contratto di Fiume, che contrattualizzi le decisioni condivise nel processo partecipativo e definisca gli impegni specifici dei contraenti.
attivazione di un Sistema di controllo e monitoraggio periodico del contratto per la verifica dello stato di attuazione.
comunicazione e formazione verso il pubblico.
Chi siamo
Nel 2016, con l’obiettivo generale di un risanamento complessivo di tutto il suo bacino, è stato avviato il processo per il Contratto di fiume dell’Almone. Il Comitato promotore all’epoca era formato da Parco Regionale dell’Appia Antica, Parco Regionale dei Castelli Romani, Associazione di Volontariato Comitato per il Parco della Caffarella che, il 21 ottobre, sottoscrivono il Manifesto di Intenti “Verso il Contratto di Fiume dell’Almone”.
Ad oggi il Manifesto è stato sottoscritto da:
Ass. di Volontariato Comitato per il Parco della Caffarella – soggetto promotore – 21/10/2016
Parco Regionale dei Castelli Romani – soggetto promotore – 21/10/2016
Acea Ato 2 Spa – con nota del presidente del 19/05/2017
Roma Capitale – Municipio VII – con Memoria di Giunta n.22 del 16/06/2017
Comune di Marino – con DGC n.145 del 04/09/2017
Comune di Rocca di Papa – con DGC n.108 del 16/11/2017
Roma Capitale – con DGC n.11 del 22/01/2018
Comune di Grottaferrata – con DGC n.11 del 22/01/2018
Roma Capitale – Municipio VIII – con DGM n.2 del 14/11/2018
Associazione Ciampino Bene Comune – con delibera dell’assemblea generale del 28/5/2019
Comune di Ciampino – con DGC n.56 del 14/11/2019
Obiettivi
Gli obiettivi del Contratto di Fiume presentati nel Manifesto di Intenti sono:
Il miglioramento della capacità di depurazione delle acque provenienti da scarichi puntuali civili e industriali, con riferimento all’efficienza dei nodi (depuratori) e delle reti (infrastrutture fognarie);
La riduzione dall’inquinamento da rifiuti solidi in alveo e l’eliminazione degli usi impropri delle sponde e delle aree demaniali;
Il ripristino e il potenziamento delle connessioni ecologiche per il miglioramento della qualità delle acque e della biodiversità;
La riduzione dell’inquinamento diffuso causato dal settore agricolo e zootecnico;
La riduzione degli effetti di run-off dal sistema antropizzato, favorendo la ritenzione delle acque meteoriche e il loro rilascio lento;
Il miglioramento dei meccanismi di ricarica della falda, favorendo l’infiltrazione;
La tutela delle aree esondabili e la protezione delle zone soggette a rischio idraulico;
L’educazione al risparmio idrico e l’incentivazione al recupero e riutilizzo delle acque;
La sensibilizzazione all’importanza dei corsi d’acqua in ambito urbano e suburbano per il benessere dei cittadini. Nel dicembre 2021 si è chiusa la fase di analisi conoscitiva preliminare con la redazione del “Dossier di Analisi Conoscitiva Integrata”, realizzato dall’Ente Parco ed in parte finanziato da Regione Lazio – Ufficio di Scopo Piccoli comuni e Contratti di Fiume. Il corposo documento intende stimolare l’approfondimento e il confronto sui temi più importanti, attraverso la rete costituita dagli aderenti al CdF, dagli altri potenziali stakeholder e da ogni soggetto interessato al fiume Almone. Sulla base del dossier saranno individuate le linee di azione nel prossimo “Documento Strategico”, che sarà condiviso e sottoscritto da chi ha aderito al Manifesto di Intenti e da chi presto aderirà.
Come aderire
Cittadini, associazioni, imprenditori, enti pubblici; tutti possono far parte del processo partecipativo verso il Contratto di Fiume Almone, aderendo in modo volontario e consapevole al Manifesto di Intenti.