Il Parco dell’Appia Antica può esser letto in mille modi, sempre con argomentazioni nuove e con sfaccettature particolari. Tra le tante letture una delle più affascinanti per chi ama le arti moderne è quella che può essere fatta attraverso la storia del cinema: il Parco e i suoi immediati dintorni a partire da Cinecittà, dagli anni ’30 in poi, sono stati un set naturale e stimolante.
Nel 1937, dopo l’incendio che distrusse gli studi cinematografici di via Veio e il suo incredibile archivio composto dalle prime produzioni cinematografiche nazionali, si avvia un velocissimo iter burocratico che in pochi anni porta alla realizzazione dei nuovi stabilimenti di Cinecittà. Questi si realizzano a pochi chilometri di distanza dalla borgata del Quadraro, in aperta campagna fra tenute e latifondi di proprietà di alcune facoltose famiglie nobili romane.
L’idea di creare una vera e propria città del cinema nasce anche per far fronte ai minacciosi venti di guerra del periodo e del clima di autarchia che si va diffondendo in tutta la nazione.
Il progetto di Cinecittà voluto dal proprietario della Cines Carlo Roncoroni e appoggiato fortemente da Mussolini, è realizzato, infatti, in tempo di record. La prima pietra viene posta il 29 gennaio 1936 e l’intero complesso, inaugurato il 28 aprile del 1937.
Vi proponiamo di seguito alcuni itinerari nei luoghi dei set più famosi.
Un Parco da set (dalla Chiesa di San Policarpo alla Tomba di Cecilia Metella)
Alla fine degli anni ’30, gli stabilimenti di Cinecittà, il centro produzione e la scuola di cinematografia sono totalmente immersi nella Campagna Romana.
Dall’area di Villa Gordiani, passando per l’Alessandrino, pratone di Torre Spaccata e andando oltre fino all’Ardeatina è tutto un’immensa distesa coltivata a grano o a prato per il pascolo di ovini e caprini che stagionalmente pascolano libere.
Le lavorazioni cinematografiche all’aperto sono garantite proprio da questa immensa solitudine, che permette la realizzazione di qualsiasi scena sia essa romantica moderna sia in costume.
Del resto quest’area era stata utilizzata già prima della realizzazione di Cinecittà, per due produzioni kolossal il “Quo Vadis” diretto da Enrico Guazzoni nel 1912 e la produzione americana del “Ben Hur” del regista Fred Niblo nel 1924.
Nel film Quo Vadis si può addirittura vedere nella scena dell’incendio di Roma la facciata intera prima del crollo nefasto della villa dei Settebassi sulla via Tuscolana.
COME E DOVE ARRIVARE
Cliccaquiper conoscere dove e come arrivare a Piazza Aruleno Celio Sabino/Chiesa di San Policarpo (area Acquedotti)
Cliccaquiper conoscere dove e come arrivare nell’area nelle vicinanze della Tomba di Cecilia Metella (incrocio Via Appia Antica/Via di Cecilia Metella).
SERVIZI
Bar e Ristoranti: sono presenti sia nell’area degli Acquedotti che lungo la Via Appia Antica. Clicca quiper conoscere l’elenco delle strutture.
Fontanelle: si, presso l’incrocio via Appia Antica e via di Tor Carbone; incrocio Via Appio Claudio con via Siderno; area giochi Via Lemonia.
ACCESSIBILITA'
Percorso in parte all’interno dell’area verde (area Acquedotti), in parte con viabilità ordinaria e tratti a traffico limitato (Via Appia Antica).
Pasolini e gli Acquedotti tra Cinema e Letteratura
… un solo rudere, sogno di un arco, di una volta romana o romanica, in un prato dove schiumeggia un sole il cui calore è calmo come un mare: lì ridotto, il rudere è senza amore. … Fai pochi passi, e sei sull’Appia o sulla Tuscolana: lì tutto è vita, per tutti.
Da “Poesie mondane” (10 giugno 1962).
Siamo nel quartiere del Tuscolano in Piazza Aruleno Celio Sabino davanti la chiesa di San Policarpo, pronti ad iniziare un itinerario che, percorrendo alcuni sentieri interni al parco, ci porterà nei luoghi di Pasolini. Il percorso può essere interrotto in qualsiasi momento, mezzi pubblici e metropolitana agevolano tranquillamente l’itinerario che potrebbe occupare anche tutto il giorno.
COME E DOVE ARRIVARE
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Come arrivare a Piazza Lodi: metro C (fermata Lodi), Bus n° 105, 16, 412, 81, S04.
La valle della Caffarella è stata uno dei set ispiratori di Pierpaolo Pasolini che ha girato qui La Ricotta e l’episodio da lui diretto del film a quattro mani Ro.Go.Pa.G. La valle con i suoi pendii e le sue vedute si è prestata perfettamente all’immaginario di questo straordinario narratore.
COME E DOVE ARRIVARE
Cliccaqui per conoscere dove e come arrivare nell’area della Valle della Caffarella
SERVIZI
Bar e ristoranti: all’interno della Valle della Caffarella non sono presenti servizi di ristorazione o bar ma sono presenti nelle aree limitrofe. Clicca qui per conoscere l’elenco delle strutture.
Fontanelle: si, nelle vicinanze della Casa del Parco e nelle vicinanze della Chiesa di Sant’Urbano